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Pillole dall’ESC 2015

By 16 Settembre 2015Settembre 15th, 2021No Comments
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Al Centro ExCel di Londra si è appena concluso il Congresso ESC 2015, accompagnato da una tiepida accoglienza per quanto riguarda i contenuti scientifici, in linea con il clima non particolarmente mite. Tema di questa edizione: l’ambiente e il cuore.

Le evidenze scientifiche più recenti hanno accertato quanto in particolare l’inquinamento atmosferico e acustico impattino sulla salute del cuore. Tra le morti premature correlate all’inquinamento atmosferico, circa l’80% è causato dall’insorgenza di malattie cardiovascolari, mentre si stima che l’inquinamento acustico in Europa ogni anno contribuisca ad almeno 10.000 morti precoci legate a patologie cardiache e ictus.

I risultati della campagna organizzata dalla Società Europea di Cardiologia saranno presentati a Bruxelles il prossimo 29 settembre in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, e sottoposti alle Commissioni Europee per la Salute, l’Ambiente, i Cambiamenti climatici e i Trasporti.

La programmazione scientifica del Congresso sembra non aver riservato eclatanti sorprese al mondo della cardiologia internazionale.

Tra i contenuti di maggior interesse, i risultati dello studio PATHWAY-2, finanziato dalla British Heart Foundation, che ha evidenziato l’efficacia dello spironolattone, composto sintetico di natura steroidea in uso come diuretico dal 1959, nel controllo dell’ipertensione resistente, in particolare nel 60% di pazienti precedentemente non controllati. “Lo spironolattone costituisce indubbiamente il trattamento più efficace per l’ipertensione resistente” commenta Bryan Williams dello University College di Londra. “Per la prima volta si delinea una chiara gerarchia nelle terapie farmacologiche per il trattamento dell’ipertensione resistente, che sicuramente avrà importanti ripercussioni sulle linee-guida e la pratica clinica in tutto il mondo”, prosegue Williams, soprattutto per le sorprendenti implicazioni in termini di costo-efficacia.

Sempre caldo il dibattito attorno all’e-Health e alla questione relativa a privacy e protezione dei dati. Si stima che entro i prossimi due anni oltre 3 miliardi di persone saranno in possesso di uno smartphone, e almeno il 50% di queste utilizzerà app mediche per monitorare la propria salute. L’ESC ha di recente pubblicato un position paper sull’e-Health sottolineando l’urgenza che sia definita una regolamentazione a livello globale.

“L’innovazione rivoluzionerà il pattern di trattamento delle aritmie”, dichiara il Prof. Josep Brugada Teradellas dell’Università di Barcellona: grazie anche e soprattutto all’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate e meno invasive, la medicina si sta spostando da un approccio clinico reattivo e centrato sulla patologia a un approccio predittivo centrato sulla salute (medicina delle 4 “p”).
Le classi di farmaci innovativi introdotte di recente (NAO, anticorpi monoclonali anti-PCSK9, nuovi ARNI) continuano a ricoprire un ruolo centrale nella scena cardiologica: numerosi i risultati di studi e registri presentati. In particolare, c’è grande attenzione in questo momento ai dati provenienti dal ‘real world’ e collezionati su popolazioni di pazienti sempre più estese in trattamento con i nuovi anticoagulanti orali.

Per il Congresso ESC 2016 sono attesi importanti aggiornamenti nelle linee-guida per il trattamento di patologie importanti, come dislipidemie e scompenso cardiaco. L’appuntamento è a Roma, dal 27 al 31 agosto, speriamo con un’atmosfera un po’ più “calda”.

A cura di Livia Costa (redazione)