
Da qualche anno ormai i social media rivestono un ruolo importante nell’ambito dei congressi medici, offrendo vantaggi in termini di diffusione dei risultati scientifici, di networking e di feedback da parte di esperti e colleghi provenienti da tutto il mondo. Tutto da scoprire, invece, è il ruolo di queste piattaforme ai tempi della pandemia di COVID-19, in un contesto che ha visto la trasformazione di moltissimi eventi medici in congressi virtuali. Uno studio pubblicato di recente su Clinical Cardiology fornisce una prima indicazione in merito, con un focus particolare sull’attività Twitter relativa al meeting virtuale dell’American College of Cardiology (ACC)(1).
Tenutosi dal 28 al 30 marzo 2020, il congresso dell’ACC – associato quest’anno a quello della World Heart Federation – è stato infatti il primo evento cardiologico internazionale a dover fare i conti con le limitazioni legate alla diffusione del SARS-CoV-2. La soluzione individuata dagli organizzatori è stata quella di realizzare un evento virtuale con un programma scientifico ridotto, accessibile attraverso slide kit e poster disponibili online e presentazioni trasmesse in streaming. Per quanto riguarda la comunicazione social via Twitter, poi, il congresso era caratterizzato da due hashtag ufficiali (#ACC20 e #WCCardio) e da un team di influencer, con profili molto seguiti su questa piattaforma, incaricati di diffondere le evidenze presentate.
Proprio questi hashtag sono stati presi in considerazione da Graham Mackenzie, esperto di comunicazione social del NHS Education for Scotland, e Martha Gulati, cardiologa dell’University of Arizona e blogger, per effettuare un confronto tra l’attività Twitter relativa al congresso virtuale del 2020 e quello del 2019. In particolare, utilizzando la piattaforma di analisi social NodeXL, i due autori hanno analizzato tutti i tweet riguardanti l’evento realizzati nel giorno precedente l’inizio del congresso, nel corso delle tre giornate congressuali e in quella successiva.
I risultati hanno messo in evidenza un calo dell’attività Twitter dell’edizione 2020 rispetto a quella del 2019: il numero di tweet che riportavano gli hashtag ufficiali è passato infatti da 11.757 a 3.147 e il numero totale di account coinvolti da 8.540 a 3.679. Secondo gli autori il calo può però essere spiegato tenendo in considerazione alcuni fattori. Ad esempio, è possibile che il coinvolgimento di molti cardiologi nella gestione dell’emergenza COVID-19 abbia fatto sì che questi avessero meno tempo da dedicare all’evento, il quale prevedeva inoltre un programma ridotto con solo 4 ore di sessioni al giorno e un numero minore di poster e presentazioni. È poi possibile che una parte della comunicazione relativa al congresso si sia trasferita su altre piattaforme, come la chat messa a disposizione dall’ACC durante le sessioni in streaming.
“Ognuno di questi fattori riduce le occasioni per una disseminazione efficace delle evidenze scientifiche relative a un evento che costituisce un punto di riferimento tra i congressi medici”, scrivono Gulati e Mackenzie. “In un epoca in cui le fake news possono superare gli approcci evidence-based è importante massimizzare la condivisione e la discussione sulla ricerca e il progresso nel campo della cardiologia”. Per quanto riguarda le chat dei webinar, ad esempio, essendo limitate alle persone che stanno seguendo il congresso in diretta, non permettono la disseminazione delle informazioni al di fuori della cerchia ristretta di partecipanti. Inoltre, a differenza di strumenti come Twitter, tipicamente le chat dei webinar vengono automaticamente cancellate al termine dell’evento e non permettono di stabilire delle relazioni durature tra le persone che vi prendono parte.
Gulati e Mackenzie hanno anche stilato una classifica dei 20 account twitter più influenti del meeting ACC di quest’anno, sulla base del numero di retweet ricevuti. Di questi solo sei erano presenti anche nella top 20 dell’edizione precedente, mentre 8 rientravano nella top 100 del 2019. Tra le new entry di questa speciale classifica c’è anche Cardioinfo, il cui account Twitter (@cardioinfo_it) è risultato, per quanto riguarda il congresso ACC 2020, primo tra le testate giornalistiche non peer-reviewed e il settimo più influente in assoluto.
Fabio Ambrosino
1. Mackenzie G & Gulati M. ACC.20: Impact of social media at the virtual scientific sessions during the COVID-19 pandemic. Clinical Cardiology 2020; 1-5.