
Il trial DECLARE -TIMI 58, i cui risultati sono stati presentati in occasione dell’edizione 2018 del Meeting annuale dell’American Heart Association, è uno studio multicentrico randomizzato in doppio cieco controllato con placebo, progettato per valutare l’effetto del trattamento con l’inibitore del SGLT2 dapagliflozin rispetto a un placebo sugli esiti cardiovascolari negli adulti con T2D con pregressa patologia cardiovascolare o con soli multipli fattori di rischio. Oltre a confermare l’utilità degli inibitori del SGLT2 nei pazienti diabetici con accertata patologia cardiovascolare, lo studio DECLARE-TIMI 58 ha dimostrato, per la prima volta, la capacità di dapagliflozin di ridurre il rischio di morte cardiovascolare (CV) o ospedalizzazioni per HF in una popolazione molto ampia, anche in pazienti con multipli fattori di rischio, senza storia pregressa di patologia cardiovascolare. La rilevanza di questa evidenza è stata alla base delle recentissime linee guida per la prevenzione cardiovascolare dell’American Heart Association/American College of Cardiology che suggeriscono l’impiego degli inibitori del SGLT2 in prevenzione primaria per i pazienti diabetici con altri fattori di rischio (classe di raccomandazione IIb, livello di evidenza B). Inoltre, nel corso dell’ultima edizione del Meeting annuale dell’American College of Cardiology, tenutasi a New Orleans dal 16 al 18 marzo 2019, sono state presentate tre importanti sotto-analisi dello studio DECLARE-TIMI 58, le quali hanno chiarito gli effetti di dapagliflozin in relazione a sottogruppi specifici di pazienti a elevato rischio cardiovascolare.
Fabio Ambrosino