
Anche nella pratica clinica quotidiana il monitoraggio emodinamico da remoto riduce il numero delle ospedalizzazioni e i costi complessivi associati a scompenso cardiaco (HF). Questa è ciò che emerge da uno studio i cui risultati sono stati presentati a una sessione orale del meeting annuale dell’American College of Cardiology di Washington e pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology (2).
I ricercatori coordinati da Akshay Suvas Desai del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno messo a confronto i tassi di ospedalizzazione legati a HF e i costi associati nei periodi precedenti e successivi l’impianto di un sensore per il monitoraggio wireless della pressione arteriosa polmonare (PAP) in 1114 pazienti. I dati considerati provenivano dal database pubblico degli US Center for Medicare e Medicaid Services (CMS) e facevano quindi riferimento a contesti di pratica clinica. I risultati hanno messo in evidenza una riduzione del 45% delle ospedalizzazioni nei sei mesi successivi l’impianto del sensore PAP rispetto ai sei mesi precedenti, in linea con la riduzione del 29% individuata nel trial clinico randomizzato CHAMPION (CardioMEMS Heart Sensor Allows Monitoring of Pressure to Improve Outcomes in New York Heart Association funztional Class III HF Patients) (2), i cui risultati avevano supportato l’iniziale approvazione del dispositivo da parte della Food and Drug Administration (FDA).
Anche in un contesto di pratica clinica il monitoraggio emodinamico da remoto si pone quindi come valida alternativa per la gestione degli scompensi cardiaci. Tuttavia, come sottolineato da Harlan M. Krumholz e Sanket S. Dhruva della Yale School of Medicine in un editoriale di commento pubblicato sullo stesso numero del Journal of the American College of Cardiology (3), lo studio “risponde alla necessità di maggiori informazioni rispetto all’efficacia dei sensori PAP ma le evidenze ottenute non sono abbastanza robuste da risultare informative in un contesto di decisioni cliniche”.
Fabio Ambrosino
▼ 1. Desai AS, Bhimaraj A, Bharmi R, et al. Reduction in Heart Failure Hospitalizations With Ambulatory Hemodynamic Monitoring Seen in Clinical Trials Is Maintained in the ‘Real World’. Journal of the American College of Cardiology 2017; DOI: 10.1016/j.jacc.2017.03.009.
▼ 2. Abraham WT, Adamson PB, Bourge RC, et al. Wireless pulmonary artery haemodynamic monitoring in chronic heart failure: a randomised controlled trial. The Lancet 2011; 377(9766): 658 – 666.
▼ 3. Krumholz HM, Dhruva SS. Real World Data on Heart Failure Readmission Reduction: Real or Real Uncertain? Journal of the American College of Cardiology 2017; DOI: 10.1016/j.jacc.2017.03.019.