CardioInfo

    • Home
    • News
    • Dai congressi
    • Dalle riviste
    • Interviste
    • Newsletter
    • Speciale COVID-19
    •  
    •  
    •  

    La relazione tra uso di oppiacei e rischio di fibrillazione atriale

    • in Dai congressi · In primo piano -
    • 12/11/2018

    L’utilizzo di oppiacei potrebbe aumentare il rischio di fibrillazione atriale. È questa la conclusione a cui è giunto uno studio osservazionale, i cui risultati sono stati presentati al Meeting annuale dell’American Heart Association in corso a Chicago, che ha analizzato gli effetti cardiovascolari associati ai trattamenti a base di oppiacei in un campione di veterani dell’esercito statunitense.

    Sono state analizzate le cartelle cliniche di 857.000 soldati di età compresa tra i 25 e i 51 anni, 3.033 (0,4%) dei quali sono risultati affetti da fibrillazione atriale. Tra questi, il 29% dei soggetti aveva ricevuto una terapia a base di oppiacei, rispetto al 15% di quelli le cui cartelle cliniche non riportavano una diagnosi di fibrillazione atriale. In generale il gruppo sottoposto a precedenti terapie con oppiacei è risultato associato a un rischio maggiore del 34% di sviluppare questa aritmia. Un aumento, questo, risultato statisticamente significativo anche prendendo in considerazione l’influenza di altri fattori di rischio cardiaco e che preoccupa soprattutto per la giovane età dei soggetti considerati (età media: 34 anni). Di solito, infatti, questa patologia colpisce prevalentemente gli individui con più di 65 anni di età. “L’uso di oppiacei deve essere preso sul serio”,  ha commentato Jonathan Stock, MD, un medico residente a Yale New Haven Hospital (Connecticut) e responsabile della ricerca. “Gli sforzi dovrebbero essere fatti non solo per ridurre l’abuso di oppiacei e le overdose, ma anche per assicurare che ai pazienti vengano prescritti oppioidi solo quando è assolutamente necessario”.

    Per quanto lo studio non abbia indagato i meccanismi biologici potenzialmente coinvolti nella relazione, secondo gli autori è possibile che l’uso di oppioidi vada a esacerbare un preesistente disturbo della respirazione notturna,  notoriamente associati allo sviluppo di fibrillazione atriale. Tale ipotesi dovrà comunque essere indagata in studi successivi. 

    Fabio Ambrosino

    ▼ EP.APS.01. Opioid use may increase risk of dangerous heart rhythm disorder. American Heart Association’s Scientific Sessions 2018.

    Potrebbe interessarti

    • Due app per la gestione della fibrillazione atriale

      Sviluppate dalla Guidelines Task Force on Atrial Fibrillation dell’ESC e dal consorzio CATCH ME.

    • TEV, fibrillazione atriale e cancro

      Un Supplemento del Giornale Italiano di Cardiologia scaricabile gratuitamente.

    • NAO nei pazienti oncologici
      NAO nei pazienti oncologici con fibrillazione atriale

      Paolo Spallarossa Clinica malattie cardiovascolari Ospedale Policlinico San Martino di Genova

    • ESC 2016: a confronto sulle novità in fibrillazione atriale

      Opinioni a confronto con Giuseppe Patti e Francesco Pelliccia nella nostra rubrica head2had.

    Tags: AHA 2018fibrillazione atrialeoppioidi

  • @Cardioinfo_it

    Twitter
    Cardioinfo
    Cardioinfo
    @Cardioinfo_it

    Il cardiologo è coinvolto in diversi aspetti della gestione della malattia di Fabry, dalla diagnosi differenziale alla stadiazione del coinvolgimento cardiaco, dalla scelta del trattamento al monitoraggio delle possibili interazioni. #RareDiseaseDay cardioinfo.it/in-pri…

    Risposta Retweet Preferiti
    11:13 · 28/02/2021
    Twitter
    Rare Disease Day
    Rare Disease Day
    @rarediseaseday

    Today is #RareDiseaseDay! There are over 6⃣0⃣0⃣0⃣ rare diseases 🌏 300 million people live with a rare disease accross the world Rare diseases currently affect 3.5% - 5.9% of the worldwide population👨‍👩‍👧‍👦 Learn more about what is a #raredisease 👉rarediseaseday.org/a… pic.twitter.com/frHq…

    Risposta Retweet Preferiti
    11:06 · 28/02/2021 ·
    Ritwittato da Cardioinfo
    Twitter
    Cardioinfo
    Cardioinfo
    @Cardioinfo_it

    Several heart rhythm disorders can affect patients with Fabry disease, resulting in an increased risk of cardiovascular events. An insight by @mauripieroni72. @rarediseaseday #RareDiseaseDay #RareDiseaseDay2021 pic.twitter.com/JIXY…

    Risposta Retweet Preferiti
    11:06 · 28/02/2021
    Twitter
    Cardioinfo
    Cardioinfo
    @Cardioinfo_it

    🔎Amiloidosi cardiaca da transtiretina (#ATTRCM): malattia rara o sottodiagnosticata? 📽️ Guarda tutte le nostra interviste sul tema: bit.ly/3uG2Xcr #RareDiseaseDay #RareDiseaseDay2021

    Risposta Retweet Preferiti
    10:49 · 28/02/2021
    Twitter
    Giuseppe Andò
    Giuseppe Andò
    @giuseppe_ando

    82yo 👩 ESRD (eGFR 16) and perm AF. CHADS-VASC 6. No previous stroke nor bleeding. Not eligible anymore for DOAC (nephrologist said!). Labile INR with VKA, regular venipuncture impossible. What now? Pls answer and re-tweet #cardiotwitter @SABOURETCardio @FeliceGragnano

    Risposta Retweet Preferiti
    19:55 · 27/02/2021 ·
    Ritwittato da Cardioinfo
    Segui @Cardioinfo_it
  • CARDIOINFO@ESC

    • ESC 2020
    • ESC 2019
    • ESC 2018
    • ESC 2017
    • ESC 2016
    • ESC 2015
  • Iscriviti alla newsletter

    Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

    • Redazione

      Editor in Chief: Luciano De Fiore
      Redazione: David Frati, Fabio Ambrosino, Paola Luciolli, Livia Costa, Maria Nardoianni
    • Privacy Policy Cookie Policy
    • Dalle riviste

      • I cinquant’anni del Giornale Italiano di Cardiologia 01/02/2021
      • COVID-19: quali implicazioni per la cardiologia? 12/03/2020
      • Accesso e sostenibilità degli inibitori di PCSK9 15/03/2019
      • Inibitori di PCSK9 per il trattamento dell’ipercolesterolemia 15/03/2019
      • Twitter, uno strumento in più a disposizione dei cardiologi 22/01/2019
    • Interviste

      • I 50 anni del GIC | Progressi nell’imaging cardiaco 08/02/2021
      • I 50 anni del GIC | Progressi nello scompenso cardiaco 08/02/2021
      • Inibitori di SGLT2: nefrologo e cardiologo a confronto 01/02/2021
      • Editoriali e articoli storici. Le iniziative per i 50 anni del Giornale Italiano di Cardiologia 28/01/2021
      • Infarto NSTEMI: ticagrelor ha ancora un ruolo centrale 28/01/2021
      • Malattia di Fabry e aritmie: “Una manifestazione clinica molto frequente” 28/01/2021
    • Contatti

        * Campi obbligatori

      Una pubblicazione de Il Pensiero Scientifico Editore e Think2it | Tutti i diritti riservati
      Registrazione al Tribunale di Roma n. 285/2015